o Cos’è: Il bitest
è un esame di screening prenatale che fornisce, attraverso un prelievo ematico e una ecografia, alcune informazioni circa le alterazioni del
patrimonio genetico del feto e in particolare evidenzia la Sindrome di Down.
o Cosa può
rivelare: Tramite il bitest si può identificare circa l’85% dei feti affetti da
Trisomia 21. La percentuale di falsi positivi, cioè di risultati che indicano
la presenza di un rischio nonostante il feto non abbia poi effettivamente
anomalie cromosomiche) è del 5%.
o Quando viene eseguito: Può essere effettuato a
partire dalla decima e entro la quattordicesima settimana di gravidanza, e 18si
definisce “bi-test” perché viene svolto in abbinamento al test della
translucenza nucale. Il sangue prelevato dalla donna incinta viene inviato
al laboratorio dove viene analizzato tramite dosaggio di due particolari
proteine (Frazione beta libera della gonadotropina corionica e Papp-a, Proteina
plasmatica A associata alla gravidanza) i cui risultati vengono confrontati per
stabilire il cosiddetto “indice di rischio”, che viene espresso in percentuali
o frazioni.
o Quanto
costa: si può decidere se effettuarlo in ospedale
pagando il ticket regionale (il cui importo varia da regione a regione) oppure privatamente
spendendo tra i 70 e i 150 euro.
o Tempi
di risposta: variano a seconda del laboratorio